il Centro
Il terremoto ha segnato uno spartiacque nella produzione e nella distribuzione del mercato dello zafferano dell’Aquila. Una differenza dovuta in parte al crollo della domanda locale, collegata alle evidenti difficoltà nella vendita. Ma l’export e la spinta del marchio comunitario Dop hanno contribuito a far mantenere un buon standard di vendita, specie nel 2012 dove sono stati raccolti e distribuiti circa 40 chili nell’ambito dei 14 comuni in cui opera la Cooperativa Altopiano di Navelli, la realtà più importante in Italia di zafferano con buona parte della produzione nazionale. Certo, è ancora poco rispetto ai quasi 100 chili raccolti prima del 2009, ma un cambio di rotta c’è stato. Ne è convinto il presidente della cooperativa Valentino Di Marzio. «La nostra realtà conta circa 100 soci nell’Aquilano», spiega, «molti di loro sono produttori che vivono e operano nelle zone maggiormente colpite dal terremoto. Per questo motivo, il settore ha risentito così tanto. Dobbiamo metterci alle spalle questo periodo e sono contento che lo scorso anno abbia segnato in qualche modo un’inversione di tendenza. Naturalmente», prosegue Di Marzio, «molto altro c’è da fare».
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