Agrisole
Un po’ in ritardo rispetto alle previsioni iniziali, ma va avanti il progetto siciliano del marchio IGP per l’olio extravergine, che diventerebbe il secondo in Italia, dopo quello toscano. Trasparenza nella tracciabilità e obbligo di imbottigliamento nell’isola sono i punti prioritari del disciplinare, presentato ufficialmente a Palermo, dal comitato promotore e dall’ assessorato regionale all’ Agricoltura. Dieci articoli da sottoporre al ministero per le Politiche agricole e poi all’Unione europea. Il marchio IGP, sarà utile per indicare la qualità, il brand siciliano sui mercati internazionali, distinguendo il prodotto, che è superiore alla media, da quello di altre aree del Mediterraneo. Il nuovo marchio rappresenterebbe uno strumento di tutela dei consumatori contro rischi di contraffazione. E nulla toglierebbe, com’è stato sottolineato, alle sei DOP siciliane
che costituiscono l’eccellenza, se pur con il 3% dell’intera produzione.