Italia Oggi
Gli olivi salentini muoiono e le polemiche crescono. L’infezione da Xylella fastidiosa che rischia di falcidiare migliaia di piante nel sud della Puglia è al centro di una querelle tecnico scientifica, ma anche politica. Andiamo con ordine. Dopo che il servizio fitosanitario pugliese aveva identificato in Xylella fastidiosa l’agente responsabile del rapido disseccamento degli olivi, l’Accademia dei Georgofili ribatte che il batterio sarebbe «coinvolto nel quadro eziologico come compartecipe». Dietro alla moria degli olivi salentini vi sarebbero, insomma, altre e più complesse cause. Gli esperti fitoiatrici dell’accedemia hanno già elebaorato rilevazioni importanti.
Come rilevato da Giuseppe Martelli, esperto fitoiatrico dell’Accademia «le indicazioni molecolari acquisite a Bari forniscono buoni motivi per ritenere che il ceppo salentino di X fastidiosa appartenga a una sottospecie (o genotipo) che non infetta né la vite né gli agrumi, e che esperienze statunitensi (California) indicano come dotato di scarsa patogenicità per l’olivo».