Corriere di Verona
Un plauso ai Nas di Padova e agli esperti di Siquria che hanno sventato una frode ai danni dei consumatori e dei «veri» produttori di vino della Valpolicella è stato avanzato ieri dalle Famiglie storiche dell’Amarone. «Un ringraziamento dovuto – ha spiegato Marilisa Allegrini presidente delle Famiglie dell’Amarone – in un periodo in cui le logiche di massificazione di un prodotto unico al mondo possono anche portare a degenerazioni e truffe». «Sebbene il caso sia isolato e il quantitativo minimo, benchè da condannare, – ha proseguito Allegrini – occorre oggi più che mai tenere alta la guardia a difesa di un patrimonio di Verona e del Paese intero. Quanto accaduto è l’esatto contrario rispetto ai valori secolari custoditi dai produttori onesti e dai rappresentanti delle Famiglie dell’Amarone,
che da tempo denunciano una controproducente e soffusa tendenza verso politiche al ribasso, nel prezzo e nella qualità, del prodotto di punta della Valpolicella. Occorre ribadire – ha concluso la presidente – che l’Amarone non può essere in alcun modo un vino a buon mercato, in quanto esige scelte di vigneto e di uva e una qualità senza compromessi e fraintendimenti, a partire dai costi di mantenimento dei vigneti».