La Stampa
Il governo ci prova sul serio a invertire la rotta nella Terra dei Fuochi. È di ieri un decreto che in quattro mosse prepara la riscossa dello Stato contro chi sta massacrando i campi tra Caserta e Napoli: classificazione di quali siano i suoli coltivabili e quali no; finanziamento e semplificazione delle procedure per eseguire le bonifiche; nuovo reato di combustione illecita di rifiuti, punibile da 2 a 5 anni se sono rifiuti generici, da 3 a 6 anni se vengono incendiati rifiuti pericolosi, e sequestro dei mezzi utilizzati per il traffico di rifiuti; flusso delle informazioni dalla magistratura agli enti locali per mettere in sicurezza nuovi terreni di cui si scopra la contaminazione.Ci sarà anche la possibilità di usare i militari. «Il decreto afferma un principio fondamentale: la tutela dell’ambiente è tutt’uno con lotta alla criminalità organizzata», commenta il ministro dell’Ambiente Andrea Orlando. Il decreto prevede che entro 150 giorni tutti i terreni siano controllati, con perimetrazione delle aree agricole interessate e inserimento dei titolari nella lista «No food». Un passo fondamentale per infondere fiducia nei consumatori che attualmente respingono in blocco i prodotti agricoli che provengono dalla Campania.
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