Il Tirreno
Le difficoltà di chi ha le pecore fanno crollare i conferimenti. Grido d’allarme da Manciano: «II pericolo è perdere la dop». «I danni alle greggi provocati da predazioni (per la maggior parte di ibridi e cani inselvatichiti) non vi è dubbio che hanno un effetto anche sui conferimenti al nostro caseificio. Nel 2013, per esempio, è stato portato un 15 per cento in meno di latte, con un conseguente calo della produzione di formaggio. E nel 2014 stimiamo fin da adesso che le cose andranno ancora peggio. Ci mancherà un milione di litri di latte rispetto alle richieste del mercato.
I primi venti giorni di gennaio sono disastrosi. C’è un ulteriore l0% di calo. Prospettive non entusiasmanti che potrebbero costringerci ad andare a cercare la materia prima altrove (in Sardegna o all’estero) perdendo però il marchio DOP, che oggi rappresenta il nostro segno distintivo e la nostra forza». I numeri parlano chiaro, da Manciano passa il 40% della produzione di formaggio DOP della Toscana. «Il 2013 osserva Gambineri _ è stato un anno molto complicato per il caseificio e per i nostri associati, forse il peggiore che ricordi. Agli effetti dell’alluvione si è aggiunta infatti un’escalation di predazioni che ha convinto a cessare l’attività ben tredici soci, provocando danni significativi a decine di altri conferitori».