La Repubblica
L’extravergine italiano fasullo, taroccato, quando non alterato chimicamente. E di conseguenza sono «bugiarde» sette bottiglie su dieci di olio Made in Italy che finiscono nel carrello della spesa degli americani, con la connivenza delle istituzioni italiane che tollerano e non stroncano il fenomeno. Accusa shock dal New York Times. Che colpisce al cuore la produzione agricola toscana. E’ bufera. Le associazioni toscane dei produttori insorgono: «Si fa di ogni erba un fascio, e il danno è enorme anche per i produttori seri come quelli dell’IGP che esportano negli Usa il 70% del loro olio».
America raggirati, dunque, sulla qualità dell’olio extravergine importato dall’Italia. L’edizione online del prestigioso New York Times affidala denuncia ad una forma pungente ed eloquente: un fumetto animato, composto da 15 vignette, nella prima delle quali un minareto si sovrappone alla Torre di Pisa – a testimoniare come subdolamente si spacci per toscano l’extravergine prodotto con olive provenienti da Tunisia, Spagna e Grecia- mentre le altre immagini raffigurano i produttori come una banda di criminali capace di moltiplicare l’olio come pane e pesci, mischiare, miscelare chimicamente, mentre la politica lascia correre. E’ bufera. Le associazioni toscane dei produttori insorgono: «Si fa di ogni erba un fascio, e il danno è enorme anche per i produttori seri come quelli dell’IGP che esportano negli Usa il 70% del loro olio». Si fa però largo anche l’auto critica in una regione che è il primo esportatore italiano di extravergine per un valore di 500 milioni l’anno.
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