La Stampa
Oltre metà degli Stati è contrario, ma una sentenza della Corte di Giustizia dà il via libera. Oltre la metà non è d’accordo ma non c’è molto da fare:la coltivazione del mais geneticamente modificato 1507 prodotto dal gruppo americano Pioneer sarà con ogni probabilità autorizzata in tutto il continente. In mancanza di una maggioranza qualificata di governi che esprima un parere contrario martedì il Consiglio dei Ministri – i ventotto ministri nazionali – sarà costretto ad emettere una “non decisione”
. Questo spedirà la palla alla Commissione UE che, per rispettare una sentenza della Corte di Giustizia dovrà necessariamente concedere il via libera. Il Parlamento europeo ha già detto che non è d’accordo, anche se le procedure non lo richiedevano, così il pronunciamento di Strasburgo non è formalmente vincolante. In gennaio gli eurodeputati hanno consigliato a grande maggioranza di bocciare la richiesta della Pioneer, e sollecitato la Commissione Ue a non proporre, o rinnovare le autorizzazioni, di qualsiasi varietà Ogm fino a quando non siano stati migliorati i metodi di valutazione del rischio.