Agrisole – Il Sole 24 Ore
Altolà dell’Europarlamento agli atti delegati della nuova Pac. Strasburgo vuole bloccare i provvedimenti esecutivi della Commissione perché «non rispettano i regolamenti di base appena pubblicati», spiega il presidente della Comagri Paolo De Castro. Al centro della contestazione c’è la formulazione giuridica della figura dell’agricoltore attivo, che secondo l’esecutivo Ue dovrebbe essere basata esclusivamente su parametri economici, come il rapporto tra aiuti e reddito complessivo dell’azienda, mentre secondo l’accordo sulla riforma spetta allo Stato membro definirlo con ampia discrezionalità.
Sugli aiuti accoppiati poi la Commissione starebbe facendo vero e proprio ostruzionismo, denuncia l’Europarlamento. La possibilità di erogarli sarebbe vincolata alla dimostrazione da parte dello Stato membro di un calo della produzione, requisito non previsto da alcuna norma. «Anche sugli aiuti ai giovani la Commissione sta forzando la mano», attacca De Castro, in riferimento all’esclusione dei giovani soci di minoranza di un’azienda agricola. Infine, l’esecutivo vorrebbe escludere le colture proteiche dalle cosiddette misure equivalenti al greening, dalla lista cioè delle colture esenti dall’ applicazione dei nuovi vincoli ambientali. «E’ chiaro che il commissario all’Agricoltura, Dacian Ciolos sta andando oltre il suo mandato – sottolinea ancora De Castro – non rispettando alla lettera il testo e lo spirito dei regolamenti di base della riforma come gli abbiamo chiesto più volte di fare.