Modena Qui
L’ampio reportage dedicato nei giorni scorsi da Le Monde al Parmigiano Reggiano non è piaciuto al Cosorzio del Grana Padano DOP. Il Consorzio di tutela del formaggio prodotto tra Lombardia ed Emilia-Romagna ieri ha preso carta e penna e scritto una lettera di protesta al quotidiano francese. Nel mirino. in particolare, un passaggio dell’articolo scritto da Philippe Ridet e ripreso da diverse testate tricolori: quello in cui il corrispondente dall’Italia, afferma che il Parmigiano «niente ha a che vedere con i cugini lombardi o del Trentino chiamati Grana Padano e Trentingrana». Un’espressione che il Consorzio del Grana «stigmatizza», «perché non è rispettosa di altri due grandi formaggi».
Sul giornale transalpino, il Parmigiano veniva celebrato anche come «simbolo del Made in Italy in tutto il mondo» e come «prodotto di lusso e di grande consumo che resiste alla crisi e ai terremoti». Ma il Grana non ci sta a passare per prodotto di serie B. «Anche a noi fa molto piacere che il Parmigiano Reggiano DOP sia stato incorniciato da Le Monde come una divinità che si conserva come oro», scrive il direttore generale del Consorzio (nonché presidente del Consorzio unico dell’Aceto Balsamico di Modena), Stefano Berni.