CorrierEconomia – Corriere della Sera
Oltre cento milioni di investimenti per un impianto high-tech unico al mondo e una lista di nuovi prodotti per allargare il core business: sembra il piano industriale di un’industria manifatturiera invece è quello di un consorzio di produttori della Mela Val di Non DOP. Ma Melinda è più di un organizzazione di frutticultori, è un azienda con un marchio diventato così forte da essere un caso di studio internazionale. «Lo scorso anno il nostro fatturato è arrivato a 282 milioni – racconta il presidente del consorzio Michele Odorizzi – e le esportazioni hanno superato il 30%.
Melinda nasce come consorzio di produttori nel 1989 ma negli anni diventa una vera e propria azienda che centralizza le funzioni di lavorazione, qualità, acquisti, marketing e vendita fino ad assumere i dipendenti delle cooperative socie. Oltre 1.200 dipendenti, l’80% dei quali donne, lavorano nei cinque reparti con gestione centralizzata. «Dire che abbiamo salvato l’economia della regione è esagerato commenta Odorizzi – però il nostro contributo è fondamentale, la nostra produzione di mele rappresenta il 60% di quella di tutto il Trentino e il 15% di quella italiana.
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