Il Resto del Carlino
Nel Panorama enogastronomico locale, ma anche nazionale, l’Aceto Balsamico di Modena IGP rappresenta un vanto e un patrimonio non indifferente, soprattutto se si pensa che il 90% della sua produzione è rivolta ai mercati esteri. Mercati in cui il fenomeno della contraffazione dei prodotti DOP è altamente presente, e proprio per questo si è arrivati alla creazione del Consorzio di Tutela dell’Aceto Balsamico, che dopo il riconoscimento ministeriale ha presentato ieri le strategie per tutelare questo prodotto.
«Finalmente siamo diventati un consorzio di tutela -spiega il direttore del Consorzio Federico Desimoni – e per i primi anni di vita ci siamo già dati alcune priorità, come ad esempio il corretto uso della denominazione IGP. Il nostro intento è di tutelare la denominazione, la leale concorrenza e i produttori, ma anche i consumatori. Per salvaguardare l’originalità del nostro prodotto stiamo anche creando un team legale». Sul tema della tutela è intervenuto anche l’On. Paolo De Castro, Presidente della Commissione agricoltura e sviluppo rurale del Parlamento europeo: «In Italia c’è una cultura delle qualità del territorio che in tante altre nazioni europee non esiste, ma purtroppo fuori dall’Europa le nostre normative non valgono e il mercato dei prodotti senza riconoscimento OP è assolutamente legale. Più che la via legale per tutelare le nostre eccellenze dobbiamo percorrere altre strade, che possono portare ad ottimi risultati. Ad esempio in Canada siamo riusciti ad avere 150 riconoscimenti di prodotti DOP europei, di cui ben 30 sono italiani».