L’ortofrutta italiana che può fregiarsi dei marchi di tutela comunitaria è un settore molto dinamico, che vanta numeri di tutto rispetto e ancora grandi potenzialità di crescita. Sono attualmente 96, in Italia, le indicazioni geografiche riconosciute nel settore ortofrutticolo (a cui si aggiungono altri 4 prodotti in attesa di iscrizione nel registro comunitario) che rappresentano circa il 40% dell’insieme dei prodotti Dop e Igp nazionali. Tuttavia l’incidenza dei riconoscimenti sul valore della produzione ortofrutticola italiana è ancora limitata e non arriva neanche al 4%, segno che le potenzialità di crescita sono molto elevate. Nel 2012 in base ai dati dell’Osservatorio Ismea-Qualivita, la base produttiva delle Dop e Igp ortofrutticole ha coinvolto circa 17.500 operatori (tra produttori e trasformatori), in crescita sull’anno precedente specialmente nella fase della trasformazione,
Agrisole – Il Sole 24 Ore
e una superficie di quasi 52mila ettari (+4,2% sul 2011), pari al 6% dell’intera superficie ortofrutticola nazionale. In termini di produzione certificata, con un volume di 547mila tonnellate, il comparto presenta i valori più elevati tra tutte le Dop e Igp nazionali, distinguendosi anche per un maggiore dinamismo.