Agrisole.
Dopo alcuni anni di sensibile calo della produzione, causato dalla recessione economica, il pregiato Prosciutto di Modena DOP riprende quota. Il bilancio 2013 si è infatti chiuso con 75mila cosce prodotte rispetto alle 50n-ila del 2012, il che significa una scattante ripresa, che in termini percentuali si attesta sul 50 per cento. Il ciclo negativo iniziò nel 2010, ma negli anni precedenti si raggiunsero performance di tutto rispetto per un prodotto di alta qualità, pur di nicchia, come questo. Basti pensare che nel 2002 la produzione fu di circa 196mila pezzi. «Adesso però i segnali sono incoraggianti – rassicura il presidente del consorzio che tutela la DOP modenese, Davide Nini – e ci si attende anche nel 2014 un aumento produttivo a due cifre, analogamente a quanto è accaduto lo scorso anno».
Il prosciutto di Modena Dop, un crudo con un disciplinare che prevede una stagionatura minima di 14 mesi, superiore a quella del Parma (12 mesi) e del San Daniele (13), ha ottenuto per la prima volta il marchio nazionale di tutela nel 1990, e dal 1996 ha visto riconosciuta l’etichetta superiori allo standard minidi Denominazione di origine mo richiesto dal disciplinare. protetta a livello europeo.