Il Sole 24 Ore
Nell’ultimo giorno di Vinitaly, tradizionalmente più tranquillo, il ciclone Matteo Renzi ha riacceso l’attenzione sul business del vino e sulle sue straordinarie potenzialità di crescita. Ieri, peraltro, il 48 ° Salone internazionale del vino (quello del sold out da 100mila mq) ha chiuso i battenti con l’ennesimo record: una crescita dei visitatori del 6% a 155mila di cui esteri +6% a 56mila (il 36% del totale). Ieri il presidente del consiglio, dopo aver visitato gli stand del Veneto e del Chianti Classico DOP, ha detto che nel settore agroalimentare «siamo a 33 miliardi di export e dobbiamo darci un obiettivo, da qui al 2020, di salire a 50 miliardi.
Nel vino possiamo crescere da 5 a 7,5 miliardi: sono alla nostra portata. Potremmo dire che basterebbe combattere le truffe e la strumentalizzazione dei prodotti dell’Italian sounding però ci limitiamo a segnalare che c’è uno spazio su tutto ciò che è italianità nei prodotti dell’agroalimentare». Per centrare gli obiettivi «è necessario partire ora – ha detto Renzi-. Per questo da oggi pomeriggio sul sito del ministero delle Politiche agricole partirà l’iniziativa #campolibero, un piano di azione di 18 iniziative sulle quali chiediamo agli operatori del settore di farci le pulci». Quindi, entro tre settimane «vi proponiamo di fare tutte le verifiche su questi 8 punti e poi il ministro Martina entro il 15 maggio formulerà laversione definitiva» del piano.