L’Eco di Bergamo
Quattro giorni al Vinitaly non li aveva mai fatti («ero stato qualche anno fa, ma solo per poche ore»), una «full immersion», poi, compiuta non da anonimo visitatore ma da ministro delle Politiche agricole, e quindi da massima autorità. Il grande circo del vino l’ha inaugurato, poi vi è tornato e infine l’ha chiuso con il premier Matteo Renzi. L’esperienza ha affascinato Maurizio Martina senza però inebriarlo più di tanto poiché è un consumatore molto moderato di vino
: «Bevo ma non esageratamente, mi piace però assaggiare». Domenica ha fatto come altri presidenti consortili, di una Igt Lombardia che all’Expo 2015 identifichi con un unico marchio tutta la produzione regionale. Il ministro non si tira indietro: «È un’ipotesi da approfondire con il presidente Rota e con gli altri soggetti in campo, a cominciare dalla Regione Lombardia, con i quali sono disponibile a confrontarmi». Rota si affretti, perché i tempi tecnici per un’operazione del genere sono stretti. L’apertura al Valcalepio DOP si tramuta in una reazione un po’ infastidita ai rilievi di un altro presidente consortile, Maurizio Zanella, a capo della potente Franciacorta, che ha lamentato un insufficiente spazio riservato al vino nel padiglione Italia dell’Expo e criticato la decisione di affidarne al Vinitaly la gestione.