Panorama
Le vendite in Russia sono cresciute del 25%. Ma oltre a vedersela con il «Rami padano» turco o il «Grana Parrano» olandese, il consorzio deve combattere anche in casa contro gli imitatori. Eppure l’export del formaggio è aumentato lo scorso anno del 6,4%. I russi lo gradiscono soprattutto in pezzi, all’ora dell’aperitivo, e lo comprano nei grandi store di Mosca, Volgograd, San Pietroburgo, a un prezzo triplo che in Italia. I giapponesi hanno iniziato ad aggiungerlo nelle loro ricette, mentre in Germania, Usa, Svizzera e Francia lo mangiano ormai in tutti i modi.
Il Grana Padano dop è una di quelle eccellenze made in Italy che non conosce crisi, e a parlare sono i numeri: consolidata la sua presenza nei mercati di Europa e Nordamerica, sta conquistando Russia e Giappone, dove le esportazioni crescono al ritmo di due cifre (l’anno scorso in Russia hanno segnato più 25%). Ma la tendenza è confermata in tutti i paesi: l’export di Grana Padano DOP, che resta il prodotto dop più consumato al mondo, a livello globale ha fatto registrare nel 2013 un più 6,4%.