Terra e Vita
La produzione mondiale di pere si aggira su 23,2 milioni di t (media 2009- 2012) di cui il 94% è concentrato nell’emisfero Nord e il rimane nel 6%, 1,.5 milioni di t, nell’emisfero Sud. A Sud dell’Equatore il principale produttore è l’Argentina, la cui offerta dal 2000 a oggi è salita da 500mila a 700mila-800miia t (fonte Fao), segue il Sudafrica passato da 300 a 350m ila t. Nel contesto globale, con l’esclusione della Cina, che dal 2000 a oggi ha raddoppiato la produzione, concentrata stilla pera Nashi toccando i 16 milioni di t, il 50% delle pere
circa 3,1 milioni di t, è coltivato nel Vecchio Continente (Ve ed extra Ue, seguito dagli Usa, 800mila t, Asia, 300-400mila t (esclusa la Cina). L’Italia mantiene il primato produttivo con il 30% di pere dell’Ue28, anche se nello scenario produttivo si stanno rafforzando Belgio, Olanda e Portogallo. Belgio e Olan- Export quasi fermo, ma sale il prezzo. In crescita i rapporti con la Russia. Limitando il confronto alle ultime due campagne emerge in modo evidente che l’Italia cresce molto meno rapidamente rispetto ai ntlovi competitore: la produzione del Belgio segna un +29% sul 2012 con 305mila t, l’Olanda nei primi anni 2000 producevano ciascuno il 6% del totale europeo e oggi pesano rispettivamente il 12% e 111%; il Portogallo, nello stesso periodo, è passato dal 5 al 7%. Francia e Spagna tendono a ridurre il proprio peso, passando rispettivamente dal gal 7% e dal 20 al 17% negli ultimi 13 anni.