Italia Oggi
Al grido di «evoluzione delle norme, non revisione», i movimenti dell’agricoltura biologica europea hanno aperto, con una grande conferenza a Bruxelles, il confronto con le istituzioni Ue sulla bozza di nuovo regolamento per il settore presentata a marzo. E a sentire il battagliero discorso di apertura di Wolfgang Reimer, funzionario per il ministero dell’agricoltura tedesca, nella cui sede brussellese si è tenuto l’evento, il dibattito si preannuncia lungo e difficile. In Europa la domanda di prodotti bio cresce più dell’offerta
è la valutazione generale dei movimenti del biologico, e il nuovo regolamento impone norme stringenti e tempi di adattamento troppo rapidi, che potrebbero frenare la crescita delle superfici coltivate a bio. Sono soprattutto i movimenti tedeschi, dal mercato di gran lunga più grande d’Europa a fare a pezzi la bozza della Commissione. «Ci si propongono nuove regole e nuovi atti delegati: tutto questo sarà di impulso alla crescita del bio e lo proteggerà dalle frodi? Non credo», ha attaccato Reimer, che ha criticato in particolare la proposta di avere il 100% dei mangimi bio entro il 2020.