Gazzetta di Parma
L’Associazione dei produttori: «E’ una grande vittoria, perché la decisione fa chiarezza sul rapporto che esiste tra normativa nazionale e comunitaria». Un prodotto agricolo o alimentare non registrato dall’Unione europea può essere tutelato a livello nazionale. Lo ha stabilito la Corte di Giustizia dell’Ue intervenendo nell’ambito di una causa di Assica e Kraft contro l’Associazione fra i Produttori per la Tutela del Salame Felino IGP. La Cassazione si è rivolta alla Corte di Giustizia Ue per chiarire se il regolamento europeo tutela la denominazione geografica priva di registrazione comunitaria. E a questo proposito la Corte ricorda, in particolare, che «il regolamento non impedisce che si applichi un regime di protezione delle denominazioni/indicazioni geografiche che si colloca al di fuori del suo ambito di applicazione».
Il regolamento comunitario 2081/92, spiega la Corte «non attribuisce un regime di protezione a una denominazione geografica priva di registrazione comunitaria, ma quest’ultima può essere protetta in forza di una disciplina nazionale relativa alle denominazioni/indicazioni a condizione che l’applicazione non comprometta gli obiettivi perseguiti dal regolamento e non sia in contrasto con la libera circolazione delle merci».