Terra e Vita
L’arancia rossa rappresenta appena l’1% della produzione mondiale di agrumi, pertanto una nicchia, ma in Italia le tipologie a polpa pigmentata, sono circa il 30% della coltivazione totale di arance per un fatturato, all’ingrosso, di 700 milioni di C. «La nuova campagna di commercializzazione è all’insegna della contrazione dei consumi, ma la qualità, afferma Alessandro Scuderi Matarrazzo, presidente del Consorzio di Tutela Arancia Rossa di Sicilia IGP, è eccellente, nonostante il calibro piuttosto piccolo rispetto alla media». Il prodotto siciliano è molto gradito ai mercati europei, soprattutto quelli del Nord Europa e maggiore importanza, come canale di distribuzione, riveste la gdo rispetto ai mercati che assumono sempre più un significato marginale. «L’IGP, continua Scuderi, è il plus di qualità che permette di dare un valore aggiunto al prodotto.
L’identità Arancia Rossa di Sicilia lGP è una denominazione protetta riconosciuta dai consumatori che, allo stato attuale, riunisce 5.600 ha per una produzione certificata di circa 15mila t e un valore aggiunto rispetto all’arancia rossa generica dal 10 al 30% in più».