Corriere di Romagna
Battuta d’arresto per l’iter di riconoscimento dell’Igp per la Piadina Romagnola. A bocciare il disciplinare che il Ministero delle Politiche Agricole aveva presentato in Commissione Europea è stata la sentenza n.5148 del Tar del Lazio, che ha accolto il ricorso presentato da un’azienda. La pronuncia, datata 15 maggio, afferma in modo perentorio la possibilità di riconoscere una reputazione tutelabile alla sola produzione artigianale ed invita il Ministero a riscrivere il disciplinare. L’esito del ricorso al Tar del Lazio deve essere sfuggito a Ministero e Regione
Che giovedì hanno annunciavano con orgoglio l’avvenuta pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale. Gli avvocati Gaetano Forte e Chiara Marinuzzi, del Foro di Ferrara, e l’avvocato Francesco Buonanno, del Foro di Roma, che hanno formulato il ricorso, affermano che l’autorità comunitaria dovrà bloccare il procedimento di riconoscimento, in quanto basato su atti dichiarati illegittimi dall’autorità giudiziaria nazionale. Una sentenza che dà credito alle battaglie che hanno visto le Confesercenti di Cesena, Forlì e Ravenna, l’Associazione per la valorizzazione della piadina romagnola e Slow Food opporsi ad un disciplinare che dava gli stessi riconoscimenti, mettendole quindi sullo stesso piano, alla preparazione artigianale fatta nei chioschi e a quella industriale, destinata ai banchi frigo dei supermercati.