Italia Oggi
Vini europei ostaggio delle piattaforme web americane. Gli stati UE non devono diventare «colonie digitali delle piattaforme internet mondiali», e la vicenda dei domini «.vine» e «.vin» è «emblematica delle insufficienze del quadro attuale» di governance della rete. Così la settimana scorsa il ministro dell’economia francese Arnaud Montebourg ha risposto a un’interrogazione parlamentare. Una vicenda che, a pochi giorni dalla scadenza della proroga concessa dall’ente che gestisce l’assegnazione dei domini (ICANN), sembra ancora lontana dalla soluzione.
I colloqui tra i privati promossi dall’Icann, con i produttori di vino che chiedono minime tutele contro il cybersquatting da un lato, e le tre società che corrono per ottenere le estensioni dall’altro, non stanno funzionando. Anche perché la controversia diventa sempre più affare di stato.