La Voce di Mantova
Barra dritta verso l’incremento dell’export del Parmigiano Reggiano DOP e del Grana Padano DOP, passando dal 36% attuale al 50% della produzione. Ieri 1° Forum sul futuro dei due formaggi, Montepaschi ha garantito il suo ruolo di sostegno al settore mettendo a disposizione 60 milioni per ognuna delle due Dop. Il problema centrale è costruire accordi di filiera per rendere più efficace la competizione con l’estero. Ieri ha rappresentato un passaggio importante nella riflessione sul futuro dei formaggi Dop (Denominazione di Origine Protetta) mirato sul futuro di due eccellenze al centro dell’agricoltura padana: il Grana Padano DOP e il Parmigiano Reggiano DOP.
L’enogastronomia italiana è un settore che ha trovato un importante sviluppo con l’export, non tanto come rapporto di quantità nei confronti degli altri Paesi esportatori, ma come livello di qualità. Questa è la nicchia in cui si collocano i nostri due formaggi Dop, in un comparto dove gli Usa sono i primi esportatori, seppur come marchi generici e non sul versante della denominazione territoriale di provenienza. Ieri all’Auditorium di via Luzio, organizzato da Banca Montepaschi, è stato focalizzato il tema dell’export entro cui ci si pone l’obiettivo di elevare dal 36% al 55% la quota di Parmigiano e Padano da inviare all’estero.