Gazzetta del Sud
Quattro mesi di «lavoro intenso e risultati importanti» registrati a tutto campo, anzi a “campolibero”, per usare il nome che il ministro delle politiche agricole Maurizio Martina ha voluto dare al decreto recante misure su agricoltura, ambiente e competitività per le imprese da ieri operativo con la pubblicazione in Gazzetta ufficiale. E’ questa la prima considerazione espressa dal ministro Martina nel tracciare il bilancio dei suoi primi 4 mesi al dicastero di via XX Settembre e dell’impegno assunto dall’inizio dell’incarico di rimettere l’agricoltura italiana al centro dell’agenda di Governo e sviluppare le potenzialità di un comparto che già vale 260 miliardi di euro, oltre il 17% del pil nazionale.
«In 120 giorni – afferma Martina – abbiamo dato il segnale concreto che l’agricoltura è al centro della rinascita del Paese». Il varo del decreto “campolibero” che favorisce in particolare il lavoro giovanile e la semplificazione burocratica è certamente il “figlio prediletto” del ministro in un contesto in cui da sei anni non si predisponeva un decreto ad hoc per il settore. Ma tra i risultati raggiunti Martina sottolinea anche l’accordo con le regioni sull’attuazione della Pac e la spending review sui costi del ministero e sulla riorganizzazione delle società ed Enti vigilati («Il riordino ci voleva – sottolinea il ministro -, così com’era la cosa non andava»).