L’Arena
Il consorzio del Prosciutto Veneto Berico Euganeo DOP perde soci, ma punta ugualmente – rimanendo prodotto di alta nicchia- ad arrivare in pochi anni ai 100.000 pezzi garantiti col sigillo. Le perdite, come ricorda il rinnovato presidente veronese – per altri tre anni Gian Antonio Visentin, sono dovute alla messa in liquidazione del maggior produttore il vicentino Brendolan di Lonigo – che deteneva oltre il 30% delle quote, e di Levoni (a Meledo di Sarego-Vi), che ha chiuso l’impianto veneto per concentrarsi in altre regioni. «Speriamo che Brendolan esca presto dall’attuale difficoltà», dice Visentin, «soprattutto dopo la cessione del magazzino del prosciutto San Daniele DOP
a Promo San Daniel. Ma, intanto, cresciamo noi, gli altri dieci produttori storici del crudo veneto». Oggi i pezzi venduti con marchio sono intorno ai 60.000 ma l’obiettivo è di arrivare a 100.000. «Perché il mercato lo richiede», dice il presidente, «Si fa sempre più interessante la domanda da Svizzera, Francia, Germania e Londra».