Cucina & Vini
Quello dell’alimentazione sarà il tema centrale di Milano Expo 2015 ed è quindi ovvio attendersi che i consorzi italiani avranno un ruolo da protagonisti nell’esposizione meneghina. Giusto parlarne con Giuseppe Liberatore, presidente dell’Aicig (Associazione italiana consorzi indicazioni geografiche) che riunisce appunto i consorzi del nostro Paese che, giova ricordarlo, è leader in un’ideale classifica di produzioni a IG. “I consorzi dovranno coordinarsi e impegnarsi per sfruttare al meglio l’opportunità offerta da Expo
: avere tante delegazioni (si parla di centoquaranta almeno) di Paesi stranieri potrà essere l’occasione per trasferire e condividere i concetti alla base del sistema delle indicazioni geografiche’. Ci si aspetta quindi da Aicig non solo un impegno pratico ma anche lo sforzo di portare avanti un messaggio che rimbalzi nel mondo e chiarisca in modo definitivo il ruolo dei consorzi. “Aicig dovrà farsi portatore dei valori che stanno alla base del sistema delle indicazioni geografiche. Innanzitutto il legame con il territorio e dunque la salvaguardia di quest’ultimo. Ma anche l’impatto socio-economico che hanno le nostre produzioni sui rispettivi territori. Dobbiamo cercare di condividere questi principi con la maggior parte di delegazioni presenti al fine di avere più ampi consensi nell’ambito dei negoziati multilaterali”. Expo 2015 potrebbe anche rappresentare una grande occasione per migliorare la percezione del consumatore italiano nei confronti dei prodotti a indicazione geografica che comunque, almeno questa è la sensazione, iniziano a essere identificati finalmente nel modo corretto dal pubblico dei consumatori. “Certamente sta aumentando la percezione dei consumatori sui prodotti a indicazione geografica. Sarebbero però necessari altri interventi per trasferire al consumatore finale i valori e le specificità delle nostre produzioni. Come Aicig stiamo insistendo affinché si arrivi a una normativa nazionale per differenziare sugli scaffali le produzioni Dop e Igp da quelle generiche. Riteniamo sia la via più breve per educare il consumatore e permettergli una scelta consapevole”.