Il Giornale – Piemonte
È iniziata la trattativa per l’accordo di filiera sulle uve e i mosti dell’Asti DOP. Giorgio Bosticco, direttore del Consorzio, ha presentato i dati produttivi del comparto, evidenziando un trend del primo semestre ’14 in aumento del 7 per cento rispetto al 2013; per quanto riguarda le giacenze di mosto al 30 giugno si rileva una diminuzione del 15 per cento. Dati positivi, con il fabbisogno delle aziende spumantiere per il 14 pari all’equivalente di una produzione di uva di almeno 109 quintali per ettaro.
Aziende che, con il loro rappresentante Enzo Barbero, hanno avanzato una proposta di accordo biennale che prevedrebbe per la vendemmia 2014 una resa di 110 quintali a ettaro più 5 di Blocage-Deblocage (sbloccaggio) e un prezzo di 105,50 euro al quintale; con questa ipotesi a 115 quintali Docg, il reddito per i viticoltori corrisponderebbe a 12.132,50 euro. Per il 15 una resa minima garantita di 100 quintali a ettaro e un prezzo di 106,50 euro al quintale. Luca Brondelli, portavoce di Agrinsieme Moscato, associazione che raggruppa i produttori di Confagricoltura, Cia e Alleanza delle Cooperative Italiane, ha accolto con favore «un contratto biennale che dia certezze ai produttori sotto l’aspetto economico e di programmazione».