Il Mattino
Rialzare la testa e provare a ripartire, magari con l’aiuto di Parco Vesuvio, Regione e Governo ai quali chiedono un impegno per trovare fondi. Gli agricoltori del territorio vesuviano calcolano i danni dopo la bufera del 16 giugno, quando una tempesta di vento, acqua e grandine si è abbattuta su una zona che va da Ercolano sino a San Giuseppe Vesuviano, distruggendo pressoché completamente le colture di Pomodorino del Piennolo del Vesuvio DOP, albicocco e uva catalanesca. I tecnici della Regione stanno effettuando il monitoraggio delle zone disastrate, poi presenteranno un dossier al Governo che avrà trenta giorni di tempo.
Tradotto in soldoni vuol dire possibilità di mutui agevolati e di sgravi sui contributi Inps. Ma i benefici vengono riconosciuti solo se si dimostra che per le coltivazioni colpite non era possibile provvedere ad alcuna copertura assicurativa. La Regione ora intende dimostrare che l’evento del 16 giugno è stato così fuori dall’ordinario che non sarebbe potuto essere stato in alcun modo assicurato, ma se anche riuscisse nell’intento, resterebbe il nodo dei fondi a disposizione del Governo, che sono esigui.