L’Informatore Agrario
Deoleo, il colosso multinazionale dell’olio d’oliva, ha recentemente presentato un corposo documento informativo sulla situazione del mercato nella corrente campagna 2013-2014, con stime su produzione, consumo, scambi commerciali e sulla evoluzione dei prezzi. Intanto la previsione per il 2013-2014 indica un livello record dell’offerta di olio in Spagna, con un volume superiore a 1,7 milioni di tonnellate. Tenuto conto delle giacenze dell’annata precedente, la disponibilità complessiva di prodotto nel Paese leader a livello mondiale ammonta a 2,032 milioni di ton. Il rapporto Deoleo evidenzia come sia ancora in atto in Spagna il fenomeno dell’investimento massiccio in nuove piantagioni con tecnica intensiva e superintensiva, in grado di assicurare una maggiore regolarità nella produzione annuale d’olio, oltreché una sempre più spiccata competitività dei produttori spagnoli. In relazione ai prezzi, il rapporto Deoleo evidenzia come, negli ultimi mesi, ci sia stata una tendenza ribassista, con il livello minimo raggiunto all’inizio del 2014, seguito poi da un andamento improntato alla stabilità. Sul fronte delle quotazioni c’è da segnalare, però, una recente brusca salita registrata dall’olio vergine d’oliva destinato alla raffinazione. Tra giugno e le prime settimane di luglio, evidenzia il sito internet spagnolo specializzato Olimerca, c’è stato un incremento di oltre il 15%. L’evoluzione del prezzo delle categorie inferiori di prodotti olivicoli non si è al momento traslato sulle tipologie di più alta qualità. Diverso è il discorso quando si osserva l’evoluzione delle quotazioni dell’olio in Italia, dove, a partire dal mese di dicembre 2013, è iniziato un trend ascendente, fino a raggiungere il livello di 3,61 euro/kg alliana la fine del maggio scorso (dati Coi). Il mercato italiano è l’unico tra i più rappresentativi a livello internazionale nel quale si è registrato un movimento così importante della quotazione dell’olio extravergine d’oliva. In Spagna e in Tunisia si è verificata una diminuzione rispetto a maggio 2013 superiore al 10% in entrambi i casi, mentre in Grecia c’è stato un lieve aumento del 6%.
Le quotazioni degli oli d’oliva salgono solo in Italia