Il Mattino
I prodotti della terra campana sono baciati dalla fortuna grazie alla ricchezza dei suoli di carattere vulcanico, al clima che ci è tanto amico ed all’ampio patrimonio di biodiversità. Infatti il Pomodoro S. Marzano dell’Agro Sarnese-Nocerino DOP è ritenuto il re dei pomme d’amour e, subito dopo, il pomodorino del piennolo del Vesuvio il suo principe. La storia dei pomodori in Campania è strettamente legata al San Marzano, molto probabilmente nato da una ibridazione naturale tra le varietà «fiaschella» e «marzanella», nel territorio tra Samo e Nocera Inferiore. Oppure da una mutazione spontanea di un pomodoro locale detto «lampadina ». I contadini della zona hanno sfruttato le caratteristiche organolettiche diffondendone la coltivazione e fu poi Francesco Cirio ad ampliarne la diffusione verso la fine dell’Ottocento. E’ questo un momento di svolta importante per l’agro nocerino sarnese che vede la nascita dell’industria di trasformazione dei famosi «pelati da sugo ». Anche se poi, più in là negli anni, quelle stesse industrie segneranno il declino del San Marzano. Patrizia Spigno, agronoma e ricercatrice senior presso l’ARCA 2010, racconta il suo lavoro importante di ricerca e selezione del San Marzano e di come la sua produzione sia indissolubilmente legata all’ agricoltura familiare . Richiede un lavoro esclusivamente manuale ed una conoscenza delle tecniche di coltivazione. Visitiamo i piccoli agri dei soci conferitoci della Danicoop insieme ad Eduardo Ruggiero, presidente della cooperativa, preoccupato per i danni subiti dall ‘esondazione del Sarno, provocata dall’eccesso di piogge registrato tra i mesi di maggio e giugno. Per questi piccoli coltivatori ridurre la produzione del 30 per cento, e anche più, vuol dire vedere vanificato il duro lavoro di un anno . Grazie alla grande attenzione della stampa di settore ed all’eco importantissima che chef e pizzaioli di eccellenza stanno dando al San Marzano, questo sta vivendo un momento di grande ripresa dopo la forte crisi degli anni ottanta provocata dalla sua particolre sensibilità alle virosi.
Pomodoro raccolto scarso ma di qualità