Avvenire
La crisi picchia duro e fa tagliare anche i consumi a tavola ma cresce l’attenzione alla qualità di quanto si mette in carrello. Così per il cibo biologico è un vero boom, +220% il valore degli acquisti nella grande distribuzione in meno di dieci anni. E quanto emerge dalla Consumer Survey condotta da Nomisma, dove il fattore risparmio tra gli intervistati ha sicuramente una forte incidenza – il 43% delle famiglie acquista infatti referenze alimentari quasi esclusivamente in promozione e il 35% consulta il volantino promozioni -, ma «si prova a guardare avanti, adattando lo stile di consumo alle proprie capacità di reddito». Per far quadrare i conti e avere cibo genuino c’è anche un ritorno al fai-da-te tra i fornelli
sei milioni di famiglie fanno pane, pizza, marmellate e conserve a casa e quattro milioni di italiani sono diventati “coltivatori diretti” coltivando frutta e ortaggi con le proprie mani in orti amatoriali.