La Voce di Romagna
Sulla base di un’ampia e documentata istruttoria e tenendo conto in particolare delle determinazioni formulate dall’Istituto Superiore di Sanità, si esclude di poter consentire il ricorso all’uso eccezionale della molecola etossichina”. Con queste parole affidate ad un comunicato stampa, i ministeri della Salute e dell’Ambiente ha vietato, senza deroghe, l’utilizzo di sostanze con questa componente chimica, votate ad una miglior conservazione della frutta. Un divieto dettato dalla garanzia di salute del consumatore, che non trova analoga presa di posizione da parte della Spagna. In attesa che l’Unione europea imponga regole comuni per coltivazione e distribuzione dell’agroalimentare, queste differenti condizioni di partenza tra i produttori italiani ed esteri, determina la crisi del settore in Italia, dove produrre ha costi maggiori rispetto alla concorrenza. Alla notizia del divieto tuona Roberto Moncalvo, presidente Coldiretti: “E’ allarme in Italia per la presenza di frutta spagnola “tossica’ perché trattata con una sostanza pericolosa perla salute utilizzata per allungarne la conservazione anche durante il trasporto”. “Una misura necessaria per tutelare la salute dei consumatori e difendere i produttori italiani dalla concorrenza sleale” ha affermato il presidente Coldiretti Moncalvo nel chiedere che “il Governo si adoperi a livello comunitario per la definizione di norme che siano comuni a tutti gli Stati Membri”.
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