Terra e Vita
Negli Stati Uniti, Paese che non vanta una tradizione nel consumo dell’olio di oliva, cresce tuttavia l’abitudine a utilizzarlo. E mentre si impara a consumare l’olio di oliva in generale, si apprezza sempre più – poiché esiste una forte sensibilità verso il biologico, settore piccolo, nicchia di mercato, ma in rapida crescita – anche l’extravergine di oliva biologico. Sotto l’ombrello dei crescenti consensi per la dieta mediterranea, la qualità dei prodotti biologici italiani e pugliesi, e in particolare dell’olio extravergine di oliva, è ormai riconosciuta. Sono le indicazioni essenziali, sulle prospettive espansive del mercato statunitense fornite da Pablo Voitzuk, consulente tecnico del settore oleario negli Usa
, presentate in occasione del premio Biol 2014. «I consumi di olio di oliva sono in costante aumento, anno dopo anno, negli Stati Uniti. La crescita della consapevolezza collettiva riguardo agli effetti positivi della dieta mediterranea sulla salute e la sempre maggiore dimestichezza con gli usi culinari dell’olio di oliva sono i principali fattori che spiegano tale aumento. Nonostante il consumo pro capite sia ancora basso rispetto ad altri Paesi (circa 1 l/anno), gli Stati Uniti sono i principali importatori e rappresentano il 9% del consumo a livello mondiale. L’olio extravergine di oliva di produzione nazionale copre solo il 2% del mercato statunitense».