La Stampa
Tra le eccellenze che la scorsa settimana hanno aperto le loro porte per rappresentare l’Italia alla «European Biotech Week», seconda edizione della settimana europea dedicata alle innovazioni della biotecnologia, c’è anche la piemontese «Grape», che in inglese vuol dire «uva», ma è anche l’acronimo di «Gruppo ricerche avanzate per l’enologia»: giovane start up nata all’Università di Torino, è un laboratorio di analisi microbiologiche applicate all’agricoltura, specializzato nell’industria vitivinicola. E’ nata ad Alba tre anni fa da un’idea di tre compagni di Università: Simona Carnpolongo, responsabile delle analisi microbiologiche, molecolari e dello studio dell’ecologia microbica.
Chiara Pagliarani, laureata in biotecnologie agrarie a capo del settore viticolo; e Fabrizio Torchio, laureato in viticoltura ed enologia alla facoltà di Agraria, premiato lo scorso anno come miglior enologo italiano under 35.