Il Sole 24 Ore.
Oggi in programma l’incontro Stato-Regioni che potrebbe sbloccare l’impasse sui criteri di ripartizione dei fondi per la promozione. Nomisma: dal 2000 consumi nella Ue giù del 6% mentre fuori dall’Europa la crescita è del 25%. L’export di vino italiano cresce ma solo negli Stati Uniti, nei Paesi emergenti e in Asia mentre è stagnante in Europa.
Nel 2014 l’export italiano è cresciuto di appena l’1,4% a 5,11 miliardi (hanno pesato la crisi russa e lo scivolone della Germania) ma il trend nei Paesi terzi è stato del +2,4% contro +0,5% del mercato Ue-28. «Una crescita, quella nei Paesi terzi, di quasi cinque volte superiore rispetto alle vendite nell’Ue -osserva Silvana Ballotta, ceo di Business strategie- cui hanno contribuito in maniera decisiva le azioni di Ocm Promozione».
I dati sono emersi ieri al Vinitaly (a Verona fino al 25 marzo) nel corso del convegno promosso dal ministero delle Politiche agricole e da Business strategie dal titolo “Obiettivo export a 50 miliardi di Euro: quali strade per la promozione?”