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Il Pecorino Toscano DOP conquista i palati esigenti di Francia e Germania e ottiene l’ok anche dal mercato arabo. Il famoso formaggio a marchio DOP, che garantisce il controllo di tutta la filiera produttiva, ha ottenuto anche la certificazione alai, sulla conformità ai precetti islamici. Il Pecorino Toscano DOP festeggia così trent’anni, con una promessa da parte dell’assessore regionale all’agricoltura Gianni Salvadori: salvaguardare la qualità e garantire gli allevatori. Ad oggi sono 15 i caseifici diffusi nelle dieci province, con 870 aziende certificate, 3 mila impiegati nella filiera produttiva e 3 mila tonnellate di formaggio prodotte ogni anno. A questi si vanno ad aggiungere i numeri del consorzio di tutela del pecorino, con 245 allevatori direttamente associati, 31 milioni di litri di latte raccolti da un totale di 870 allevatori.
Nel 2014 sono state vendute forme di Pecorino Toscano DOP per oltre 1 milione con un fatturato di oltre 21 milioni di euro, di cui circa 3 milioni dall’export. In 18 anni la vendita è cresciuta del 32 per cento, di cui oltre il 7 per cento in esportazioni. Sale del 7,6 per cento la vendita del pecorino toscano tenero, mente per lo stagionato c’è stato un leggero calo, legato alla mancanza di prodotto nei primi cinque mesi dell’anno. Per quanto riguarda l’export, nel 2015 l’obiettivo è arrivare al 20 per cento della produzione totale. In vetta ai paesi che importano troviamo Usa (40%), Germania (11%), Regno Unito (9%). Per l’Expo di Milano il Pecorino Toscano DOP si farà conoscere al mondo nel padiglione istituzionale e di Federalimentare.
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