L’agroalimentare europeo guarda al mondo. Su 41 programmi che hanno avuto accesso alla prima tranche del 2015 di finanziamenti UE per la promozione di prodotti agroalimentari, ben 24 hanno lo sguardo proiettato oltre i confini del continente. Un dato che inverte la tendenza a utilizzare questo tipo di fondi per la promozione, soprattutto nel mercato interno. Grazie ai 30 milioni di euro supplementari garantiti dall’Unione Europea in risposta all’embargo russo, la campagna si presenta piuttosto generosa e mobilita 130 milioni in tre anni, la metà dei quali co-finanziati dal bilancio dell’Unione. Quattro le realtà italiane coinvolte.
Assomela, che insieme ai francesi di Interfel ha visto approvare un programma triennale «MultiStato» (di imprese italiane e francesi) per il consumo di ortofrutta in diversi paesi terzi, accede a oltre 640 mila euro di finanziamento. Tra i mercati target quelli di Cina, Corea e anche Russia. E l’embargo? «Nonostante il blocco», spiegano dalla Commissione Europea, «evidentemente molte organizzazioni guardano ancora con interesse al mercato russo, sperano l’embargo finisca dopo un anno come annunciato lo scorso agosto, e non vogliono perdere i contatti con Mosca anche per puntare ai mercati vicini».
Fonte: Italia Oggi