L’emergenza Xylella ha accelerato l’approvazione del decreto per la ristrutturazione del settore. Come accade spesso in Italia per sbloccare riforme incagliate da tempo occorre un’emergenza. Ed è quanto è accaduto anche nella difficile vicenda della Xylella fastidiosa, il batterio killer degli ulivi del Salento, che insieme a una difficilissima annata dell’olio d’oliva (il Coi stima un -49%io per la produzione Made in Italy) ha “sbloccato” la realizzazione del piano olivicolo nazionale.
Un progetto da almeno 20 anni nei cassetti ministeriali, che non mancava mai di essere citato nei convegni tra addetti ai lavori per restare però sempre e solo “sulla carta”. Adesso invece sembra finalmente aver guadagnato il palcoscenico grazie al decreto varato la scorsa settimana dal Consiglio dei ministri che ha stanziato per la realizzazione del Piano una prima dotazione di 20 milioni di euro.
Senza contare che i parlamentari della Commissione Agricoltura della Camera sono già al lavoro per rafforzare il budget a disposizione. Inoltre, all’input governativo e all’impegno della Commissione Agricoltura si è aggiunto un ulteriore tassello dai significativi risvolti concreti evalore simbolico. E stato infatti raggiunto un accordo interprofessionale per guidare gli investimenti del piano olivico.
Fonte: Il Sole 24 Ore