L’Organizzazione internazionale della vigna e del vino fa il punto sull’annata vinicola mondiale. I dati presentati il 27 aprile scorso in una conferenza stampa a Parigi certificano lo stato di buona salute del settore, con superfici ancora in crescita, produzione in fisiologica riduzione, dopo il boom del 2013, e interscambio in ulteriore espansione nei flussi fisici, ma stazionario nella dimensione del fatturato. La novità è l’avvenuto sorpasso della Cina, ai danni della Francia, nella classifica stilata per superfici vitate, con il Dragone che rasenta ormai la soglia degli 800.000 ettari.
L’evoluzione del vigneto mondiale (oltre 7,5 milioni di ettari) sembra nel frattempo confermare l’inversione di tendenza già emersa nel 2013. Concluso il ciclo di estirpazioni sovvenzionate con l’OCM vino nell’Unione Europea, l’ulteriore crescita degli impianti sia in Asia sia in Sudamerica ha rimesso in moto le superfici, compensando l’anno scorso. Frenano consumi e produzione di vino. Sorpasso della Cina sulla Francia per superfici vitate ettari, a sua volta davanti alla Francia, finita al terzo posto con 792.000. L’Italia è solo quarta con 690.000 ettari a vite, seguita nell’ordine da Turchia, Stati Uniti e Argentina.
Fonte: L’Informatore Agrario