Estensione delle tutele con inclusione delle IGP, più flessibilità per la registrazione e per chi vuole aderire alla Wipo (l’organizzazione mondiale della proprietà intellettuale) sono tra le novità principali della riforma dell’Accordo di Lisbona. Si tratta di uno dei due testi giuridici di riferimento per il dibattito internazionale sulla tutela degli alimenti con marchio DOP e IGP (l’altro è l’accordo Trips nel Wto).
Dopo sei anni di colloqui, la riforma trova forma compiuta e allarga il novero dei prodotti tutelati dall’accordo aggiungendo i prodotti a indicazione geografica (IGP) alle già protette denominazioni di origine (DOP), si apre alla partecipazione di gruppi di stati come l’UE o l’Unione africana, e prevede la possibilità per i titolari del marchio di accedere a un registro internazionale.
Fonte: Italia Oggi