Tutto il bilancio per la promozione e la difesa dalle contraffazioni. Il Consorzio vini della Valpolicella ha approvato il bilancio e nel 2014 ha destinato ben il 96%, ovvero 1,750 milioni di euro, dei propri costi ad attività istituzionali in favore della promozione e della tutela delle denominazioni. «Il grosso degli investimenti è andato verso la promozione in quanto c’è necessità di fare cultura sul nostro vino», spiega Olga Bussinello, direttore del Consorzio «Ma siamo impegnati anche nella tutela dal momento che siamo bombardati da tentativi di imitazione o usurpazione del nome da parte di vari Paesi».
Il Consorzio Valpolicella, che lavora anche sul piano ambientale con un progetto di certificazione di produzione integrata che sarà presto presentato, ha «partite aperte in Inghilterra, Canada e Usa contro l’e-commeree di Ovine-kit e contro la vendita al dettaglio di chi utilizza il nome Amarone e Valpolicella. Proprio sul piano delle battaglie legali abbiamo previsto in incremento delle risorse. Le cause sono molto costose e ci sarà molto da lavorare e fermare le contraffazioni non sarà una questione rapida». Il problema maggiore è legato «alla totale indifferenza del sistema delle DOP, quindi occorre fare leva sul marchio collettiva».Attività sulle quali il Consorzio, sottolinea il presidente Christian Marchesini «sta lavorando anche oltre le proprie forze.
Fonte: Italia Oggi