Governo, parlamentari e consumatori hanno fatto quadrato nella difesa dei veri formaggi, prodotti dal latte e senza “polveri”. Un consenso ampio che si giocherà per spostare la protesta degli allevatori italiani da Roma a Bruxelles. Mentre è già partita la raccolta di firme.
La querelle nasce dalla messa in mora dell’Italia da parte della Commissione UE per l’applicazione della legge 138 del 1974 che vieta l’uso di polvere di latte, pratica consentita in Europa. Secondo l’analisi dell’organizzazione con un chilo di “polvere”, che costa 2 euro, è possibile produrre 1o litri di latte, 15 mozzarelle o 64 vasetti di yogurt.
Fonte: Il Sole 24 Ore