Con il Forum internazionale della tutela del cibo vero di Lodi, quest’anno per la prima volta 150 esperti internazionali si sono confrontati in Italia su come rafforzare la lotta alla contraffazione agroalimentare. Oggi ad Expo 2015 più di 35 Paesi metteranno a confronto i loro modelli sullo stesso tema, proprio per dare un segnale chiaro: fermare l’agropirateria è una priorità strategica a livello internazionale. E l’Italia in questo campo fa scuola, come dimostrano i risultati, del Ministero delle politiche agricole, così come quelli dei Ministero della Salute. Nel 2015 abbiamo rafforzato le attività con una crescita del 14%delle verifiche che sono arrivate nei primi sei mesi dell’anno 49 mila su tutto il territorio. Siamo passati all’attacco dell’agropirateria su una frontiera decisiva come quella del web.
Abbiamo stretto collaborazioni con eBay e Alibaba, con le quali rimuoviamo annunci di falsi vini, formaggio prodotti a denominazione italiani, che con le nostre DOP e IGP nulla hanno a che fare. Abbiamo bloccato un venditore che proponeva 5 mila tonnellate al mese di finto Parmigiano Reggiano, la metà della produzione mensile di quello vero. Siamo il primo Paese al mondo a poter vantare un sistema di intervento a protezione dei prodotti a indicazione geografica come questo e continueremo a tenere altissima la guardia a protezione dei consumatori e delle migliaia di aziende oneste del nostro agroalimentare.
Fonte: L’Unità