Da Antinori, che prosegue lo shopping con un castello nel Chianti, all’imprenditore argentino Alejandro Bulgheroni, che ha puntato 30 ettari di vigne a Bolgheri. Fino ai signori dell’Amarone, la famiglia Tommasi, che “diversificano” e sbarcano nelle terre del b di Montalcino. C’è fermento tra le vigne. Mercato vivace, compravendite intense. Che confermano il settore non solo e non tanto come obiettivo di operazioni finanziarie, quanto di investimenti strategici, da parte di chi ha individuato la viticoltura di qualità come impresa ad alta redditività nonostante il prezzo della vite resti elevato: 400.000 euro per ettaro di vigne del Brunello e 300.000 a Bolgheri.
Gli ultimi sei mesi del mercato dei vigneti sono stati frizzanti. L’ultimo colpo di luglio è della griffe guidata da Piero Antinori, con le figlie Albiera, Allegra ed Alessia, che investe ancora nel Chianti Classico dopo averci trasferito il centro delle proprie attività con la cantina-tempio al Bargino.
Fonte: La Repubblica – Firenze