Il Consorzio del Prosciutto di San Daniele DOP intende costituirsi parte civile nel futuro processo sulle false cosce messe in commercio dalla Marini salumi e finite nel mirino della Procura di Udine, che a valle di quasi tre anni di lavoro ha notificato giorni fa ben 9 avvisi di conclusione delle indagini preliminari. Il danno è doppio per il Consorzio, che non solo deve fare i conti con oltre duemila cosce sfuggite alle rigide maglie dei controlli della DOP, ma pure con il contraccolpo d’immagine che vicende come questa costano al Prosciutto di San Daniele DOP.
Il direttore generale dell’ente consortile, Mario Cicchetti, in proposito ha il dente avvelenato. Anzitutto tiene a chiarire che “l’azienda Marini non è consorziata e non produce San Daniele”. Quindi torna al danno, “che c’è ed è pure consistente – afferma – complice il fatto che il consumatore tende a leggere vicende come questa con superficialità”.
Fonte: Il Messaggero di Udine