Dopo una partenza in salita l’export del vino italiano ritrova lo slancio, ma solo nel fatturato. I primi due mesi del 2015 avevano lasciato un senso di profonda insoddisfazione tra le cantine italiane, avvalorato da dati ben al di sotto delle attese. Il responso dei numeri, infatti, non aveva lasciato dubbi: in due mesi non solo si erano ridotti i quantitativi di vini italiani spediti oltreconfine, ma erano anche diminuiti gli incassi, di quasi 2 punti percentuali rispetto al primo bimestre del 2014.
A riportare un po’ di sereno è stato il mese di marzo. “Un risveglio – spiega Assoenologi, l’organizzazione nazionale dei tecnici del settore vitivinicolo – che si è manifestato con un repentino balzo dei flussi commerciali. Il tasso di crescita è stato del 13,4% in valore e del 6,3% in volume, con un incremento unitario per litro di quasi il 7%.
Fonte: L’Informatore Agrario