La «rodze» e la «neye», ossia i nomi in patois delle razze bovine valdostane, i verdi pascoli inerpicati sui versanti delle cime alpine, le erbe selvatiche e l’aria pura di montagna: animali, natura e antico, duro, ma appassionato lavoro dell’uomo sono gli ingredienti da cui nasce la Fontina DOP, il celebre formaggio a denominazione di origine della Valle d’Aosta. I ritmi delle stagioni e il mix di fiori e erbe dei prati più alti d’Europa vengono «filtrati» dalle bovine che producono il latte e condensati dai «montagnards» in quello che è l’unico metodo per conservarlo nel tempo: il formaggio.
Oltre a produrre delizia per il palato, l’unione tra bovine di razza valdostana e pascoli d’alta quota, fa bene alla salute. «La Fontina prodotta in alpeggio presenta delle caratteristiche organolettiche di grande pregio legate alla complessità dei flavour che derivano dalle componenti aromatiche presenti nei pascoli e veicolate nel latte – dicono dal Consorzio Produttori e Tutela della Fontina DOP -, inoltre, studi recenti hanno approfondito la sua componente di grassi: pur essendo un prodotto di origine animale, presenta un’elevata percentuale di grassi insaturi, ai quali negli ultimi anni sono state attribuite importantissime caratteristiche nutrizionali.
Fonte: La Stampa