«La metodologia può essere copiata, l’Amarone no». Forte e chiaro il messaggio lanciato dal presidente del Consorzio Tutela Vini Valpolicella Christian Marchesini durante l’Amarone-Day, nell’ambito della giornata dell’assaggiatore organizzato dall’Onav, l’organizzazione nazionale assaggiatori di vino in collaborazione con la sezione di Verona e lo stesso Consorzio all’hotel Valpolicella International di San Pietro in Cariano.
«L’Amarone? Un vino icona» ha spiegato il presidente nazionale Onav Vito Intini, al seminario «La Valpolicella – Amarone. «Per questa giornata dell’assaggiatore le richieste di iscrizione hanno doppiato il numero dei posti disponibili a dimostrazione che questo vino e il suo territorio sono centrali negli interessi degli assaggiatori». La vendemmia dell’Amarone inizierà il 10 settembre, la produzione si attesterà su oltre 13 milioni di bottiglie. «Sarà una vendemmia assimilabile a quella del 2007», ha dichiarato il presidente Marchesini «per un vino corposo, strutturato, di grande bevibilità con una gradazione tra i 15 e 16 gradi di media. È un vino che piace anche alle nuove generazioni».
Il costo va dai 18 ai 30 euro franco cantina: prezzo proibitivo? «Direi proprio di no, per un vino di altissimo livello, questa è la sua forza» ha puntualizzato Marchesini, ribadendo un unicum nel mondo. L’Amarone è certificato anche, e soprattutto, da numeri straordinari: 7.415 ettari dedicati nel 2014 alla produzione, destinati ad aumentare di altri 200 quest’anno; 2.347 aziende agricole presenti sul territorio; 1.698 aziende che producono uve destinate all’Amarone; 275 quelle che imbottigliano; 213 sono le aziende che hanno tutta la filiera, dal vigneto, alla vinificazione, all’imbottigliamento, 388 sono i fruttai per l’appassimento delle uve controllati dall’ente di certificazione per la perfetta tracciabilità.
Fonte: L’Arena