Si è concluso il 15 di settembre l’iter definitivo del Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali per conferimento al Consorzio di tutela della Cinta Senese DOP dei requisiti “erga omnes”. Con questo passaggio è stato posto l’ultimo fondamentale tassello per la valorizzazione e promozione dell’antica razza suina della Cinta Senese.
Cosa vuol dire? Il Consorzio di Tutela della Cinta Senese DOP avrà un potere di controllo e di attribuzione del marchio nei confronti dei produttori, a prescindere dalla loro partecipazione al Consorzio stesso. Il marchio Cinta Senese sarà da ora concesso solo a chi si attiene al rigido disciplinare, superando le ambiguità del passato.
Quali sono le maggiori tutele per il consumatore? Il Consorzio avrà nuovi poteri di controllo e potrà mettere in campo una serie di efficaci strumenti affinché possano beneficiare del marchio Cinta Senese solo prodotti derivanti da animali che rispondono dalle garanzie previste dal disciplinare.
Che caratteristiche dovrà avere un maiale di cinta senese? Otterranno il marchio solo e soltanto animali di razza Cinta Senese nati, allevati e macellati in Toscana; cresciuti al pascolo e nutriti esclusivamente dai prodotti del pascolo o comunque da sementi provenienti dal territorio toscano.
Il consumatore, pertanto, potrà esigere che il marchio “Cinta Senese” sia solo e soltanto DOP, contraddistinto con il bollino ufficiale di garanzia del Consorzio, bianco per la carne fresca, rosso per i salumi.
Da oggi possiamo veramente dire: se non è DOP non è Cinta Senese.
Fonte: Consorzio di tutela della Cinta Senese DOP